Purtroppo su Torino – Pinerolo c’è
poco da raccontare…
Che fosse una giornata segnata lo
si è capito all'ingresso delle squadre per il riscaldamento. Il Pinerolo è
sceso sul ghiaccio al gran completo, con 18 effettivi tra cui le stelle Dino
Grossi, Valerio Mondon Marin e Gabriele Viglianco, che hanno consentito ai
biancoblu di giocare a tre linee. Dall'altra parte il Torino ha potuto
schierare solo 14 uomini (2 portieri, 6 difensori e soli 6 attaccanti), che
hanno costretto i gialloblu a disputare tutto l’incontro con sole due linee di
attacco e, comunque, a rivoluzionale anche la difesa alla luce dell’assenza di un
perno come Gabriele Bonnet.
In particolare, a causa dell’influenza
o – come nel caso di Fabrizio Castagneri – di un infortunio alla mano sinistra,
i Bulls sono stati vittima di defezioni importanti. La temibile prima linea di
attacco è stata letteralmente decimata, con il solo Alessandro Viglianco presente,
mentre la lunga lista degli assenti era composta da nomi eccellenti quali Fabrizio
Castagneri, Simone Vignolo, Gabriele Bonnet, Paolo Scatà, Dario Piccione ed
Andrea Pons.
Coach Zdenek Kudrna ha dovuto
dunque schierare delle linee inedite: la prima composta da Alessandro Viglianco,
Alberto Fadini e Simone Nicco in attacco e Fabiano Babolin e Samuel Zancanaro
in difesa, mentre la seconda formata da Gioele Blardone, Luca Censullo e
Lorenzo Gambalma in avanti e Marco Tremolaterra e Davide Ferrero nel reparto
arretrato. Gli ulteriori difensori Andrea Polla ed Edoardo Filipello hanno contribuito
a dare il cambio in difesa.
Tenuto anche conto della forza dimostrata
dal Pinerolo nel corso della presente stagione, le citate assenze e la
limitatezza del roster gialloblu hanno fatto pendere l’ago della bilancia decisamente
in favore dei primi della classe. I torinesi erano tuttavia partiti bene nei
primi minuti di gioco, dimostrando molta aggressività ed avendo nelle mani di Andrea
Polla la prima occasione pericolosa del match. Dopo la fiammata iniziale, purtroppo, la lucidità è venuta meno ed il
Pinerolo è salito in cattedra, con una pressione costante per tutto il resto
dell’incontro nel terzo difensivo dei torinesi. I numeri parlano chiaro: 54
tiri in porta a favore dei biancoblu e solo undici per i padroni di casa. Così
è nato uno 0-7 (due reti a testa per Mondon Marin e Dino Grossi, oltre alle
marcature di Marco Chauvie, Marco Bianco e Moreno Rosso) che poteva essere un
risultato ben più pesante, se non fosse stato per la splendida prestazione del
portiere torinese Federico Pratesi, decisamente il migliore sul ghiaccio.
La difesa torinese ha offerto una
buona prestazione nel primo tempo (chiuso con una sola rete al passivo), mentre
si è dovuta arrendere alla distanza alla forza degli avanti pinerolesi. L’attacco
gialloblu è risultato decisamente privo di mordente, complice una squadra
avversaria che ha lasciato ben poco spazio e la mancanza di lucidità e di
affiatamento tra le linee inedite. Le poche occasioni da rete sono nate da
azioni individuali o tiri dalla distanza.
Il Pinerolo si è invece confermato
essere una squadra compatta, che può contare - a differenza della maggior parte delle altre formazioni iscritte alla Serie C 2013/14 - su tre linee di qualità, con un indubbio vantaggio in termini di freschezza atletica e lucidità di gioco rispetto agli avversari.
L’H.C. Torino dovrà ora
dimenticare in fretta la brutta prestazione odierna per concentrarsi sulla supersfida
di domenica prossima, 9 febbraio 2014. Al Tazzoli di Torino, alle ore 12.30,
saranno di scena i Diavoli Rossoneri Sesto San Giovanni per la partita che vale
la stagione, in quanto sfida diretta per quel quarto posto che regalerebbe l’accesso
ai playoff. La nota positiva è che per tale incontro – che costituisce una vera
e propria finale – tutti gli odierni assenti dell’H.C. Torino dovrebbero essere
recuperati.
FORZA RAGAZZI!!! LASCIAMOCI ALLE SPALLE QUESTO MOMENTO DI IMPASSE!!!!!
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